Giovedì, 30 marzo 2023

11/12 Roma: il racconto di Valeria

RomaRacconta il tuo concerto di Luciano a teatro, inviando un email a: teatri@ligachannel.com

Forse non è possibile raccontare la tappa di un tour teatrale. Di certo, occhi attenti hanno visto molto di più di quello che c'era sopra quel palco, e le orecchie sentito molto di più di quello che hanno suonato. per questo si dovrebbe raccontare ciò che si è visto anche quando si avevano gli occhi chiusi, anche quando si sentiva solo attraverso i battiti nel petto.

Roma ha soffiato un vento freddo, e le persone della capitale non ve ne sono abituate. La gente camminava veloce, e dai finestrini osserviamo le loro facce, cercando di capire da una tensione del volto se sono ignare del fatto che stasera, non lontano da li, si potrà ascoltare un concerto che in realtà ci risuona nella testa già da molto tempo.

Cosa significa entrare, sedersi e toccare il velluto sotto di te? vuol dire un'attesa che però sa di buono, perchè puoi solo immaginare cosa ti aspetta ed il cuore sembra leggero, nonostante il peso di un luogo che ci fa parlare sottovoce.

L'attesa diventa buio, con una oscurità che di colpo alleggerisce un peso che si trasforma in battito di mani.

Qualcuno sale sul palco...cosa vuol dire sentirne i passi? significa sapere che sarà impossibile non badare al cantante.Un libro, una chitarra, delle mani, la sua e la nostra vita cantata da una voce che sarà sempre ed inconfondibilmente quella che immaginiamo.

Gli occhi vedranno oltre, oltre quelle pagine girate lentamente, vedranno al di là delle sedie, del palco. Si stupiranno per la vicinanza. Si inizia a cantare, a narrare una scaletta che è già conosciuta da una parte dei teatri italiani. All'inizio ti senti spaesato, e cominci ad avere voglia di alzarti. Il corpo è teso in avanti, pronto a scattare. Poi comprendi, e capisci che se vuoi puoi alzarti davvero, puoi gridare e puoi "spogliarti" come facevi davanti a 60.000 persone. Non sei più tanto sicuro di essere in un teatro.Se chiudi gli occhi puoi vedere lo stesso quelle stelle del cielo dell'olimpico, o le persone nel palasport, o in club...

Le canzoni ti ricordano facce e stagioni ma i testi che ascolti da anni si modellano attorno nuovi suoni, nuovi arrangiamenti. Sembrano diversi, e forse lo sono, o forse non è cambiato nulla:le emozioni sono ugualmente forti. Ti senti solo in una sala con una persona che ti incanta, che sembra sia a centimetri da te, eppure ci sono centinaia di voci e mani che ti sfiorano, ti riscaldano e ti fanno stare bene. Durante "il giorno di dolore che uno ha" i centimetri che ti separano dal palco diventano davvero pochi, complice una invasione in piena regola. Alla volta di "Happy hour", la security si arrende definitivamente...

Cosa vuol dire ascoltare Mauro Pagani? è riuscire a vedere un soffio leggero che ti accarezza, sentire un vento di note che lui riesce a far uscire dai suoi strumenti. Mentre Roby Sanchez suona un battito che scandisce il ritmo di un'energia non più contenuta, Mel Previte pizzica una chitarra che accompagna gli occhi fissi di chi è inivitabilmente ingordo di una esperienza unica. Josè Fiorilli scorre con le dita lungo quelle grida che, si potrebbe pensare, non sono adatte a quel luogo. Rigo Righetti abbraccia uno strumento che non è il suo solito, ma che produce emozioni che sembrano voler rompere il tendone sopra di noi.

Cosa vuol dire ricominciare dopo un intervallo? è attendere una canzone, quella che, in un eccesso di superbia, credi che ti assomigli di più, quella che Luciano sembra aver scritto osservandoti al di la dei vetri della tua finestra, guardando davvero la tua vita.Ti chiedi se le persone vicino a te sanno quando importante sia oggi vedere col cuore e sentire con gli occhi, e ti chiedi se tu stesso ci sei riuscito. Le pagine continuano ad essere sfogliate, le rime sono lette. Alla fine abbandoni il velluto rosso, sei nella bolgia, senti la vita che hai fuori dal quel teatro scivolarti via.Con le ultime canzoni ti devi staccare da una esperienza incredibile, da un concerto diverso ma con tanti elementi familiari.

Alla fine un saluto, un sorriso tra il sipario, tanti applausi. Occhi spalancati, che già si chiedono quando potranno vedere di nuovo quelle persone.Perchè questo tour può far scattare una scintilla fra te e la sua musica? questa notte, forse, qualcuno l'ha compreso.

Cosa vuol dire quindi seguire Luciano? non è possibile spiegarlo bene con le parole, ma tutti questa sera abbiamo la nostra versione, in un angolo del petto, scritta in un linguaggio che nessuno dovrebbe mai tradurre.

sicuro è che molti, vedendo luciano allargare le braccia durante una splendida canzone, hanno pensato che cercasse una virtuale stretta. Speriamo che lui abbia sentito il nostro abbraccio, perchè noi abbiamo sentito forte e chiaro il suo.

Grazie, Valeria

Mercoledì, 13 dicembre 2006